Original artwork description:

Quest'opera fa parte della serie "Ghiaccio e Cenere" ma si distingue per aver inserito nella pittura degli elementi tridimensionali, modellati a mano e trattati con i pigmenti come un tutt'uno con il quadro, anche se a rilievo questi fiori sembrano disegnati, incisi o dipinti se guardati frontalmente.
Non è più pittura e non è scultura nel senso tradizionale del termine. Le opere si trasformano sempre di più, il suo modo di vedere la pittura da molto tempo ha subito un'evoluzione.
Per Milena la pittura è una visione che trasforma la realtà in poesia, si lego al realismo magico, ma anche all'espressionismo astratto, alle "rayographs" di Man Ray, alle antropometrie e i "monochrome" di Yves Klein.
Va alla ricerca dell'anima delle cose inanimate, cerca l'immateriale, lo spirituale e il sacro nella materia delle cose.
Sperimenta una pittura-scultura in cui il colore in polvere si posa sulle cose immortalandoli, fossilizzandoli e trasformandoli in altro.
Nella pittura di Milena vi è sempre l'utilizzo di pigmento in polvere che crea superfici ruvide e materiche, ama la corrosione l'incidere e lo scavare, utilizza ottimi prodotti protettivi e consolidanti che garantiscono una resistenza al tempo e agli agenti esterni, non temono alterazioni date dalla polvere o dalla luce solare o dall'umidità. L'artista ha trovato formule e tecniche uniche che custodisce gelosamente.
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Materials used:

pigmenti puri, tela, legno, petali scultura

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