"Porta rossa" è una rappresentazione astratta di un varco spazio temporale.
L'opera nasce da un riflessione durante il periodo di grande apprensione per la pandemia di COVID-19, nello specifico nei periodi di lockdown.
In quel momento la mia routine quotidiana in parte si era fermata, come è stato per la maggior parte dell'umanità.
Inizialmente molto del tempo trascorso in casa aveva assunto un valore "diverso", confinando me stesso ad un dialogo mentale con l'IO.
Giorno per giorno ho approfondito con lunghe riflessioni cos'è che mi circonda, mettendo spesso in discussione i miei "valori".
In generale, le scelte fatte in passato non avevano fruttato risultati solidi nei vari ambiti della vita: sociali ed amichevoli.
Gran parte delle relazioni si basavano su rapporti "do ut des", il significato di fiducia era costruito da mie semplici idealizzazioni.
La composizione cromatica dell'opera è dominata dal colore rosso: simbolo della cruda realtà calcolatrice e "vera".
Un ritaglio rettangolare nella superficie pittorica sfonda la spazialità bidimensionale, ponendo lo spettatore ad un varco senza uscita o senza fondo.
Ho scelto una geometria minimale, ispirandomi all'artista canadese Agnes Martin, l'idea è di raccontare qualcosa di incompiuto in cui solamente il più coraggioso esploratore può conoscerne i confini.
"My artworks have neither object nor space nor line nor anything – no forms. They are light, lightness, about merging, about formlessness, breaking down form. You wouldn’t think of form by the ocean. You can go in if you don’t encounter anything. A world without objects, without interruption, making a work without interruption or obstacle. It is to accept the necessity of this simple, direct going into a field of vision as you could cross and empty beach to look at the ocean."
Agnes Martin - Her remark in 1966 as quoted by Ann Wilson in 'Linear Webs', Art and Artists 1, no. 7, Oct. 1966, p. 49; as quoted on the Tate exhibition, London June - October 2015
La tecnica di action-painting si contraddistingue per la presenza di grandi macchie di colore che scivolano verticalmente sulla tela.
Ho scelto materiali di riciclo per proporre un'Arte più sostenibile ed originale.
La tela è in canapa: ottenuta dal riutilizzo di sacchi di caffè, supporto realizzato dal Maestro Artigiano Carlo Mottola di Aversa.
La base è in carta riciclata dipinta con vernice acrilica.
Acrylic colors on canvas
10 Artist Reviews
£413.24
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"Porta rossa" è una rappresentazione astratta di un varco spazio temporale.
L'opera nasce da un riflessione durante il periodo di grande apprensione per la pandemia di COVID-19, nello specifico nei periodi di lockdown.
In quel momento la mia routine quotidiana in parte si era fermata, come è stato per la maggior parte dell'umanità.
Inizialmente molto del tempo trascorso in casa aveva assunto un valore "diverso", confinando me stesso ad un dialogo mentale con l'IO.
Giorno per giorno ho approfondito con lunghe riflessioni cos'è che mi circonda, mettendo spesso in discussione i miei "valori".
In generale, le scelte fatte in passato non avevano fruttato risultati solidi nei vari ambiti della vita: sociali ed amichevoli.
Gran parte delle relazioni si basavano su rapporti "do ut des", il significato di fiducia era costruito da mie semplici idealizzazioni.
La composizione cromatica dell'opera è dominata dal colore rosso: simbolo della cruda realtà calcolatrice e "vera".
Un ritaglio rettangolare nella superficie pittorica sfonda la spazialità bidimensionale, ponendo lo spettatore ad un varco senza uscita o senza fondo.
Ho scelto una geometria minimale, ispirandomi all'artista canadese Agnes Martin, l'idea è di raccontare qualcosa di incompiuto in cui solamente il più coraggioso esploratore può conoscerne i confini.
"My artworks have neither object nor space nor line nor anything – no forms. They are light, lightness, about merging, about formlessness, breaking down form. You wouldn’t think of form by the ocean. You can go in if you don’t encounter anything. A world without objects, without interruption, making a work without interruption or obstacle. It is to accept the necessity of this simple, direct going into a field of vision as you could cross and empty beach to look at the ocean."
Agnes Martin - Her remark in 1966 as quoted by Ann Wilson in 'Linear Webs', Art and Artists 1, no. 7, Oct. 1966, p. 49; as quoted on the Tate exhibition, London June - October 2015
La tecnica di action-painting si contraddistingue per la presenza di grandi macchie di colore che scivolano verticalmente sulla tela.
Ho scelto materiali di riciclo per proporre un'Arte più sostenibile ed originale.
La tela è in canapa: ottenuta dal riutilizzo di sacchi di caffè, supporto realizzato dal Maestro Artigiano Carlo Mottola di Aversa.
La base è in carta riciclata dipinta con vernice acrilica.
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