L'artista prepara con cura tele, faesite, cartonlegno, legno ed ogni tipo di carta su cui andrà a dipingere o anche soltanto a disegnare, non opera mai senza questa lunga e lenta preparazione delle superfici, rendendole pronte ad accogliere il suo gesto fatto di segno-colore._x000D_
Secondo lei la superficie è la pelle del corpo pittura e allo stesso modo, come un corpo umano impregna di creme o di essenze profumate la sua pelle per prepararsi agli incontri esterni, che siano d'amore o di lotta o entrambi, questa pittrice impregna le sue tele o carte di colle speciali, di gesso fine o a scaglie, di cera vergine o di miele, seguendo rituali antichissimi che lei ha personalizzato per rendere unica la pelle della sua pittura._x000D_
Quando, dopo vari passaggi di imprimitura, lei ritiene che la superficie sia pronta continua agendo con il segno-disegno, che sia pastello o carboncino è sempre un'azione impetuosa, aggressiva, che mette a dura prova la superficie, ma, alla foga passionale del segno seguono le carezze riparatrici del pennello che, inzuppato di olio di papavero, essenza di trementina e vernice satinata, scioglie materialmente il segno avvolgendolo in un liquido protettivo quasi amniotico._x000D_
Questa pittura liquida è piuttosto irreprensibile, crea corrosioni e colature che l'artista insegue, dirige e modella con il piacere del dominio della tecnica ma anche con il gusto dell'imprevedibile, dell'indefinito e del misterioso che trapela da ogni macchia o rivolo di colore che autonomamente si crea. Così l'artista da vita a una pittura tra il finito e l'indefinito, tra l'insinuarsi e il nascondersi, tra l'illusione della bellezza e il dramma del reale._x000D_
Sono paesaggi? …e a quale paesaggio fanno riferimento?_x000D_
SONO LUOGHI._x000D_
SONO QUADRI._x000D_
Sono variazioni di colore! Sono respiri di luci ed ombre! Sono paesaggi della mente!_x000D_
Fresco, caldo, spoglio, affollato di forme, luminoso o buio il Luogo/Quadro di Milena Nicosia è comunque libero da catalogazioni tradizionali, è un’entità assestante, prende vita al di là di una realtà, di una volontà, di un motivo, si lega a tutto ed a niente, suggerisce ma non dichiara, accenna ma non completa le visioni, indaga ma non chiarisce , si costruisce per una spinta fisica e chimica data dalla materia di cui è composto._x000D_
Sono creazioni che non si lasciano afferrare facilmente. La visione bisogna conquistarsela._x000D_
Il luogo metafisicamente è uno spazio occupato e il quadro è un luogo._x000D_
Un luogo non solo come superficie occupata ma come spazio tridimensionale non circoscritto che crea una ragnatela di contatti tra esso e gli occhi di chi lo guarda, tra gli occhi e il cervello e i sensi.
pigmenti, legno
£1,500.33
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L'artista prepara con cura tele, faesite, cartonlegno, legno ed ogni tipo di carta su cui andrà a dipingere o anche soltanto a disegnare, non opera mai senza questa lunga e lenta preparazione delle superfici, rendendole pronte ad accogliere il suo gesto fatto di segno-colore._x000D_
Secondo lei la superficie è la pelle del corpo pittura e allo stesso modo, come un corpo umano impregna di creme o di essenze profumate la sua pelle per prepararsi agli incontri esterni, che siano d'amore o di lotta o entrambi, questa pittrice impregna le sue tele o carte di colle speciali, di gesso fine o a scaglie, di cera vergine o di miele, seguendo rituali antichissimi che lei ha personalizzato per rendere unica la pelle della sua pittura._x000D_
Quando, dopo vari passaggi di imprimitura, lei ritiene che la superficie sia pronta continua agendo con il segno-disegno, che sia pastello o carboncino è sempre un'azione impetuosa, aggressiva, che mette a dura prova la superficie, ma, alla foga passionale del segno seguono le carezze riparatrici del pennello che, inzuppato di olio di papavero, essenza di trementina e vernice satinata, scioglie materialmente il segno avvolgendolo in un liquido protettivo quasi amniotico._x000D_
Questa pittura liquida è piuttosto irreprensibile, crea corrosioni e colature che l'artista insegue, dirige e modella con il piacere del dominio della tecnica ma anche con il gusto dell'imprevedibile, dell'indefinito e del misterioso che trapela da ogni macchia o rivolo di colore che autonomamente si crea. Così l'artista da vita a una pittura tra il finito e l'indefinito, tra l'insinuarsi e il nascondersi, tra l'illusione della bellezza e il dramma del reale._x000D_
Sono paesaggi? …e a quale paesaggio fanno riferimento?_x000D_
SONO LUOGHI._x000D_
SONO QUADRI._x000D_
Sono variazioni di colore! Sono respiri di luci ed ombre! Sono paesaggi della mente!_x000D_
Fresco, caldo, spoglio, affollato di forme, luminoso o buio il Luogo/Quadro di Milena Nicosia è comunque libero da catalogazioni tradizionali, è un’entità assestante, prende vita al di là di una realtà, di una volontà, di un motivo, si lega a tutto ed a niente, suggerisce ma non dichiara, accenna ma non completa le visioni, indaga ma non chiarisce , si costruisce per una spinta fisica e chimica data dalla materia di cui è composto._x000D_
Sono creazioni che non si lasciano afferrare facilmente. La visione bisogna conquistarsela._x000D_
Il luogo metafisicamente è uno spazio occupato e il quadro è un luogo._x000D_
Un luogo non solo come superficie occupata ma come spazio tridimensionale non circoscritto che crea una ragnatela di contatti tra esso e gli occhi di chi lo guarda, tra gli occhi e il cervello e i sensi.
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