La purezza contro la violenza._x000D_
Infiltrazioni di luce perlustrano gli interstizi di quest'oggetto da tempo occultato, privato della sua forma e plasmato da una polverosa copertura tanto da renderlo altro da se e dalla sua funzione primaria. Ora è un'opera pittorica._x000D_
L'artista prepara con cura tele, faesite, cartonlegno, legno ed ogni tipo di carta su cui andrà a dipingere o anche soltanto a disegnare, non opera mai senza questa lunga e lenta preparazione delle superfici, rendendole pronte ad accogliere il suo gesto fatto di segno-colore._x000D_
Secondo lei la superficie è la pelle del corpo pittura e allo stesso modo, come un corpo umano impregna di creme o di essenze profumate la sua pelle per prepararsi agli incontri esterni, che siano d'amore o di lotta o entrambi, questa pittrice impregna le sue tele o carte di colle speciali, di gesso fine o a scaglie, di cera vergine o di miele, seguendo rituali antichissimi che lei ha personalizzato per rendere unica la pelle della sua pittura._x000D_
Quando, dopo vari passaggi di imprimitura, lei ritiene che la superficie sia pronta continua agendo con il segno-disegno, che sia pastello o carboncino è sempre un'azione impetuosa, aggressiva, ma, alla foga passionale del segno seguono le carezze riparatrici del pennello che, inzuppato di olio di papavero, essenza di trementina e vernice satinata, scioglie materialmente il segno avvolgendolo in un liquido protettivo quasi amniotico._x000D_
Così l'artista da vita a una pittura tra il finito e l'indefinito, tra l'insinuarsi e il nascondersi, tra l'illusione della bellezza e il dramma del reale._x000D_
Quest'opera ha vinto vari concorsi, è stata pubblicata su riviste specializzate.
pigmenti puri, tela, legno
£2,107.2
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La purezza contro la violenza._x000D_
Infiltrazioni di luce perlustrano gli interstizi di quest'oggetto da tempo occultato, privato della sua forma e plasmato da una polverosa copertura tanto da renderlo altro da se e dalla sua funzione primaria. Ora è un'opera pittorica._x000D_
L'artista prepara con cura tele, faesite, cartonlegno, legno ed ogni tipo di carta su cui andrà a dipingere o anche soltanto a disegnare, non opera mai senza questa lunga e lenta preparazione delle superfici, rendendole pronte ad accogliere il suo gesto fatto di segno-colore._x000D_
Secondo lei la superficie è la pelle del corpo pittura e allo stesso modo, come un corpo umano impregna di creme o di essenze profumate la sua pelle per prepararsi agli incontri esterni, che siano d'amore o di lotta o entrambi, questa pittrice impregna le sue tele o carte di colle speciali, di gesso fine o a scaglie, di cera vergine o di miele, seguendo rituali antichissimi che lei ha personalizzato per rendere unica la pelle della sua pittura._x000D_
Quando, dopo vari passaggi di imprimitura, lei ritiene che la superficie sia pronta continua agendo con il segno-disegno, che sia pastello o carboncino è sempre un'azione impetuosa, aggressiva, ma, alla foga passionale del segno seguono le carezze riparatrici del pennello che, inzuppato di olio di papavero, essenza di trementina e vernice satinata, scioglie materialmente il segno avvolgendolo in un liquido protettivo quasi amniotico._x000D_
Così l'artista da vita a una pittura tra il finito e l'indefinito, tra l'insinuarsi e il nascondersi, tra l'illusione della bellezza e il dramma del reale._x000D_
Quest'opera ha vinto vari concorsi, è stata pubblicata su riviste specializzate.
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