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In un periodo come quello che stiamo vivendo a causa del Covid 19 la sensibilità degli artisti libera i propri sentimenti, le proprie sensazioni, le paure vissute e immaginate riversandole nell'arte. In questo caso un paesaggio, un luogo desolato e senza vita che non ha riferimenti reali. Ci troviamo davanti un terriccio bruno e roccioso, una crosta terreste abbandonata e silenziosa, una voragine o una pianura aspra e inospitale e senza vita fino a perdita d'occhio. Paesaggio che in realtà è costituito da grappoli d'uva spremuti. Un deposito di piccoli semi e di acini svuotati ed essiccati al sole e da cui si è ricavato dell'ottimo vino si trasformano in pittura e diventa simbolo. È ben augurante perché l’uva è vita. Dalla “morte" dell'acino nascerà un grande futuro. Milena ama utilizzare mezzi non usuali per creare e dipingere, il cacao, il caffè, la cenere, la ruggine e il vino.

Materials used:

pigmenti puri, legno, semi, uva secca

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